Diventare cosa vogliamo essere facendo

Gennaio 16, 2024

Possiamo imparare a scrivere ma non è detto che saremo degli scrittori. Possiamo imparare a disegnare e a dipingere, possiamo perfino definirci pittori o scultori, ma non è detto che saremo visti come artisti. Possiamo imparare a suonare la chitarra, il piano o il sassofono ma non è detto che saremo dei musicisti. Possiamo nascere con una bella voce, perfino avere le corde vocali di un basso puro, ma non è detto che riusciremo un giorno a cantare al San Carlo.

Possiamo essere quelli che siamo e non è detto che possiamo essere quelli che vogliamo essere. Ma siamo noi! Nello spazio che separa il fare dall’essere o l’essere dal fare ci siamo noi e nessun altro. Un noi unico è distinguibile che, seppur estraneo dalla notorietà, trova nell’espressione dell’essere il vero successo.

Poi ci sono casi nei quali l’espressione del proprio essere ci apre percorsi che mai avremmo potuto immaginare. Van Gogh, in una delle 668 lettere spedite al fratello Theo scrive: voglio che la gente dica delle mie opere … sente profondamente, sente con tenerezza. Van Gogh ha realizzato più 900 opere e incalcolabili disegni. Nei suoi 10 anni di attività ha prodotto, in media, un’opera ogni 36 ore. Un fare instancabile che è espressione di sé.

Maud Lewis (della quelle potete trovare il film su Netflix) è un’artista canadese che, in estrema povertà e con un artite reumatoide giovanile, dipinge instancabilmente su qualsiasi superficie, diventando, subito dopo la sua morte, una delle artiste meno famose ma più incisive del 900. Maud ha venduto per anni i propri lavori a pochi centesimi e solo tra il 1945 e il 1950, oramai nota ai più, le persone si fermano sulla Highway al civivo 1, il luogo dove abitava, per acquistare le sue opere a 7, 9 dollari.

Maud Lewis è stata un’artista che ha lavorato tantissimo perché aveva necessità di farlo. Il suo fare era l’espressione del suo essere. Il suo modo di essere è stato anche farsi trovare lì, al suo indirizzo, nel luogo dove le persone si fermavano per acquistare le sue opere.

Dopo l’esplosione nel porto di Beirut del 4 agosto 2020, un’anziana signora si siede al piano ed esegue Auld Lang Syne: canzone tradizionale scozzese. Nel 2022 a Kiev, una donna rientra nella casa bombardata per suonare il suo pianoforte.

Non possiamo sfuggire da quello che siamo. Quando il tutto ci appare incasinato, quando quello che ci circonda ci appare distrutto, quando la nostra vita sembra sgretolarsi dal pavimento, dobbiamo continuare a fare quello che amiamo fare e farci trovare al nostro posto, sensibilmente reattivi e ordinariamente proattivi.