Sarai sicuramente molto bravo nel tuo lavoro, ma per quello che non riesci a fare affidati. Chi ti sta di fronte, purché sia un professionista, può offrirti riflessioni e soluzioni che non riesciuresti mai ad elaborare da solo. Qui non si tratta di guidare o essere guidati, ma di coesione, cooperazione e controllo reciproco.
La gente non sa cosa è possibile produrre, noi si.
Akio Morita della Sony – in sintesi l’inventore del Wolkman – ha dichiarato che il loro programma consiste nel guidare i clienti all’acquisto di nuovi prodotti, perché loro sanno con certezza quali sono i prodotti che desiderano i loro clienti.
Un dirigente della 3M – di cui non ricordo il nome – ha affermato:
Il nostro obiettivo e guidare i clienti la dove vogliono andare prima che essi stessi sappiano dove vogliono andare.
Conoscere il cliente è importante, conoscerlo affondo, capire i bisogni e anticipare i desideri. Guidarlo verso le giuste scelte, affiancarlo, ascoltarlo e consigliarlo. Questo è il dovere di un Brand.
Avevi mai pensato allo smartphone prima della sua invenzione? E, per te dai 40 in su, ricordi la prima volta che hai portato con te il tuo Walkman? Avresti mai immaginato – più 10 anni fa – di condividere la tua vita personale e professionale su quelli che oggi chiamiamo social media? Che oggi puoi portarti il lavoro a casa perché tanto hai portatile e fibra. L’avresti mai pensato?
I Brand creano prodotti, servizi, sistemi, opere capaci di migliorare il nostro modo di vivere il mondo. Il branding è la logica grazie alla quale il tutto diventa possibile. Il branding non è vendere prodotti e servizi, né acquisire clienti. Il branding è capire le persone alle quali offrire prodotti e servizi, è elaborare progetti vincenti di cui essere orgogliosi. È nutrire relazioni durevoli nel tempo. È imparare a capire chi ti sta di fronte, e imparare ad amare il tuo progetto più che il fatturato.
Fai del tuo marchio la marca del tuo cliente.