Brand mutanti - 27 Luglio 2021

Il senso del mio lavoro

Che valore ha il tuo lavoro? Che valore ha la tua persona? Che valore ha la tua azienda?  Se il valore commerciale del tuo servizio è più alto del tuo competitor va più che bene, purché sia direttamente proporzionale al suo valore etico.

Valore e poi profitto: questo è il senso del mio lavoro. 

In questi ultimi 100 anni, il marketing ha prestato la propria opera prima nell'attribuire al prodotto il maggior valore possibile, poi nel colmare i bisogni e i desideri del cliente. In entrambi i casi la logica è generare maggior profitto. Certo, senza profitto non si mantengono i posti di lavoro, ma ti invito a riflettere sul percorso che conduce al traguardo. 

Se  - come suggerisce Giuseppe Morici - provassimo a vedere chi ci sta di fronte come persona più che come cliente? Se provassimo a vedere il nostro progetto aziendale come lo strumento capace di farci essere persone migliori più che il sistema per acquisire clienti? 

Seth Godin, in Questo è il marketing afferma che tutti facciamo marketing. Lo facciamo durante un colloquio di lavoro, durante l'acquisto di un prodotto usato, durante l'interrogazione a scuola, durante l'affermazione di un progetto o durante la scelta del luogo dove trascorrere le vacanze. In queste ed altre situazioni facciamo inconsapevolmente marketing.  Come - ad esempio - secondo Morici, è attribuibile al marketing il discorso che Martin Luther King tenne nel 68 al Lincoln Memorial. Qui il monologo solleva la folla a credere in un sogno - un modello di società (o una società modello) - realizzabile e immutabile. 

Attraverso la passione e il rispetto siamo capaci di generare adesione, interesse, coinvolgimento, apprezzamento e attrattiva; valori utili a sviluppare risultati concreti e di profitto.