Essere inclusivi non significa essere simili, ma convivere in armonia nonostante le differenze. Kotler
Sin dal primo incontro con il management PNP, si è rilevata la volontà di voler creare e poi divulgare una nuova idea di network nata dalle logiche della comune, intesa come un insieme di entità - in questo caso aziendali - che, mantenendo una propria riconoscibilità individuale, partecipano al benessere proprio e altrui.
Niente di nuovo? Beh c'è dell'altro.
PNP si propone oggi come il network di servizi dinamico e malleabile, forte di un'identità italiana ben definita, dove l'intuizione di un singolo si sposa con la creazione pratica e partecipativa. Pensala come un solido blocco di marmo che si presta ad essere lavorato da più scultori che, seppur formati da diverse esperienze e stili, operano per il comune risultato.
Michelangelo affermava che il marmo scelto per essere lavorato, non è altro che l'involucro nel quale risiede l'opera scultorea; il suo dovere era eliminare il superfluo, liberare l'idea creativa, ubbidire all'intelletto.
PNP ubbidisce ad un'idea emozionalmente razionale: una persona (con la sua azienda) può lavorare da sola e raggiunge ottimi risultati, due persone delineano un incontro, tre e più inaugurano uno spazio nel quale dare vita ad un progetto di crescita comune. Questa è la nuova idea di network intelligente che PNP si avvia ad affermare. Gli associati - non li chiamare affiliati o concessionari - lavorano con la consapevolezza che in PNP non esistono dimensioni o posizioni aziendali differenti, nel senso che non assisteremo al dominio ideologico di una singola azienda sulle altre, ne alla valorizzazione di una persona a discapito di altre.
Conosci altri network che operano similmente?
L'invito di PNP é coltivare la co-creazione, nella quale la competizione muta in coopetizione, l'unica chiave per una proposta di successo, accettata da questo mercato sempre più inclusivo e orizzontale.