Ogni organizzazione dovrebbe essere a struttura circolare
La mia famiglia ha origini contadine. Vivo nello stesso ambiente dove quarant'anni fa i miei nonni, con i miei zii e mia mamma, lavoravano il tabacco. Ricordo il rumore della cucitrice e dell'ago che infila lo stelo della foglia. Ricordo il profumo del tabacco appena colto, le galline nel cortile, Jimmy - il cane di nonno - e i gatti di mia nonna. Ricordo le donne e gli uomini che, passando davanti casa, si fermavano a chiacchierare. Per chi chiunque mio nonno aveva sempre un bicchiere di vino bianco. Durante la giornata di lavoro, ognuno conosceva i propri doveri e nessuno diceva a qualcun altro cosa fare. Neanche il nonno. Ogni organizzazione dovrebbe funzionare così. Ognuno libero di decidere il proprio tempo e il proprio spazio - secondo specifiche esigenze del gruppo - parte di un insieme coeso. Ogni organizzazione dovrebbe essere a struttura circolare, nella quale ogni individuo conosce la propria parte e si impegna nel realizzarla al meglio, sapendo di contribuire alla riuscita di chi lo precede e di chi lo succede.