Siamo esseri umani: imperfetti e bellissimi o perfetti e pericolosi

Sono imperfetto come un albero, come la natura che ci invita a restare fedeli ai nostri principi. Siamo esseri umani: imperfetti e bellissimi o perfetti e pericolosi. Siamo imperfetti come l'arte degenerata, come le pennellate sgrammaticate di Van Gogh, le ninfee di Monet, la colazione sull'erba di Manet, i paesaggi di Turner, le donne di Picasso, le forme di Malevic, le cancellature di Isgró, le pitture nere di Goya. L'imperfetto ricerca, studia, sperimenta, scrive e disegna. Immagina mondi possibili. La perfezione cancella, distrugge, si muove per sottrazione. Divide e non condivide. Moltiplica e sottrae. L'imperfezione aggiunge. È accogliente. Comunica. La perfezione ordina. Puoi scegliere di essere imperfetto e unico, o perfetto, replicante e pericoloso. Come lo stile pittorico di Hitler, rigido e privo di immaginazione, pregno dell'ideologia della razza ariana e lontana dal principio di accoglienza e di integrazione etnica. Siamo ancora al bivio. Per fortuna ne siamo in tanti.