Ho indossato la cravatta di mio padre
quella a cerchi e poi quella verde.

Da bambino, di sera,
correvo giù e poi nel suo lettone.
La notte era meno fredda.

Da ragazzo, per l’Accademia,
indossavo il suo il giubbotto.
Quello blu, quello caldo.

D’estate, dopo il lavoro,
la birra ci teneva compagnia
e anche il silenzio sapeva parlare.