Guardo, rifletto, scrivo.
Sempre con maggiore concisione.
Nel giugno del 1998 inviai a “Specchio di Stampa” tre mie poesie. L’11 Luglio dello stesso anno, Maurizio Cucchi, che sulla rivista curava la rubrica “Lezioni di poesie”, scrive << Il ventiduenne Vittorio Varavallo si muove con esattezza di pensiero e pronuncia, offre passaggi originali e nitidezza di pensiero. Gli occorre però maggiore concisione, per evitare le frequenti pause involontarie. >> Seppur con lunghe pause, oggi continuo a scrivere sempre più con maggiore concisione.