Definire Punto Vitale solo un caseificio significherebbe non considerare i cambiamenti degli ultimi dieci anni e non intuirne le potenzialità sul medio-lungo periodo. Punto Vitale non nasce solo come caseificio sin dall’inizio. Penso che questo marchio (che ha tutte le caratteristiche per essere percepito come marca) rappresenti un progetto imprenditoriale che si è evoluto nel tempo e del quale si sta acquisendo piena consapevolezza. Abbiamo lavorato con Punto Vitale sin dall’inizio, per poi essere richiamati ad affrontare un nuovo lavoro. Mi piace vederlo come un fanciullo che si appresta ad entrare nell’età adulta. Associare il brand alla persona, a quelle caratteristiche plasmate da una personalità pronta a stabilizzarsi, è una logica che ha almeno vent’anni. Abbiamo così elaborato una strategia in grado di toccare tutti i punti essenziali della comunicazione aziendale: dal refreshing del logo, con una palette rinnovata e ampliata, al tone of voice, alla scelta di elementi grafici in grado di rappresentare un ciclo produttivo virtuoso. A completare il tutto, uno shooting professionale e un’attività video pensata per i suoi canali di distribuzione, social, principalmente, e sito web, completamente rinnovato.