Ci serve un motivo che nasce nel fare. Un fare generoso, per niente accondiscendente, monco da qualsiasi obbligo. Un fare che cresce dentro, che – ceduto a pochi eletti – possa risolvere e migliorare le cose. Utile significa offrire il nostro contribuito personale per generare un lavoro che funziona. Utile significa farci trovare al nostro posto, perché è lì che vogliamo stare. Una scelta incondizionata che vede nel voler fare l’unica sicurezza possibile.
Un atleta si allena otto e più ore al giorno perché vuole farlo. L’artista dipinge costantemente con passione e volontà d’esercizio per anni. Lo scrittore scrive instancabilmente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Abbandoniamo il dovere del fare e rendiamo il nostro lavoro utile e disponibile mediante una pratica costante e diffusa che accresce le nostre abilità messe al servizio di chi le merita. Questo funziona solo se amiamo quello che facciamo, se mentre lo facciamo ci sentiamo bene e se lavoriamo con rigorosa costanza.