Le persone che scegliamo di servire hanno bisogno di noi, della nostre capacità, delle nostre competenze, della nostra esperienza e soprattutto del nostro cuore.
Ascolto, dedizione e soluzioni concrete sono un buon modo per dare ai nostri referenti quello di cui hanno bisogno. Un fare che è parte del nostro lavoro. Amiamolo e ameremo la vita che abbiamo scelto di vivere.
A volte ci capita di sbagliare, errare è umano, ma quando è ripetuto nel tempo è sintomo di disamore che è sinonimo di inefficienza.
Afferriamo l’opportunità di fare con amore il lavoro per il quale abbiamo accettato la chiamata. O prendiamoci la responsabilità di ammettere che non siamo fatti per il nostro lavoro.
Se scegliamo la prima versione di noi, possiamo adoperarci per essere utili e costruire partnership di successo.