A dicembre scorso preparavo un intervento per un evento aziendale che ha avuto come tema di confronto il significato di crescita. Durante la stesura del mio speech mi sono imbattuto in “Il mito della crescita”: un libro scritto da Umberto Galimberti e pubblicato da Feltrinelli nel 2012.
Galimberti scrive:
Oggi sotto l’imperativo della crescita, il lavoro è visualizzato nel solo ambito dell’economia, che però, in una società che si fa sempre più tecnologica, comporta un’inevitabile riduzione dei posti di lavoro. E così, paradossalmente, quello che è sempre stato il sogno più antico dell’uomo, la liberazione dal lavoro, si sta trasformando in un incubo.
Citando Tataro, inoltre ricorda che non c’è altra via d’uscita se non quella di ripensare il concetto di lavoro. E aggiunge:
Le relazioni sono nutrite dalle emozioni e la crescita aziendale non è solo composta da elaborazioni numeriche e da grafici.