[..] Cara mamma, sto ancora aspettando l’uscita del mio manifesto, che subisce dei ritardi di stampa, ma che è divertentissimo da fare. [..]
Era il 1891 quando Henri Toulouse-Lautrec all’età di ventisette anni condivide con sua madre le emozioni che anticipano l’affissione del suo primo manifesto:il ballo di Moulin Rouge – la Goulue.
Concorderete con me sul fatto che il testo di Lautrec potrebbe tranquillamente appartenere ai nostri giorni. Non è difficile immaginare un giovane freelance che scrive alla propria madre su whatsapp o messanger per condividere l’emozione della stampa o della pubblicazione del proprio lavoro grafico.
[..] il mio manifesto oggi è affisso sui muri di Parigi e presto ne farò degli altri [..]
La possibilità di contribuire attraverso il proprio lavoro ad aumentare la visibilità dell'evento pubblicizzato, è una sensazione alla quale non ci si abitua e Toulouse Lautrec non è da meno. Lautrec non si preoccupa di teorizzare il proprio linguaggio o le motivazioni del fare. Lui disegna, rifiutando ogni genere di abbellimento ed enfatizzando gli aspetti morfologici e somatici dei suoi, molte volte, inconsapevoli modelli; lo fa all’interno del Moulin Rouge e di altri cento e più locali di Parigi, posizionandosi in un angolo, invisibile agli occhi distratti, con una capacità segnica concessa a pochi.
La sue matite e i suoi gessetti fermano i gesti, le espressioni, le impressioni, gli sguardi e gli avvenimenti con una veridicità espressiva fotorealistica. Le sue opere sono figlie dell’esperienza vissuta che viene semplificata attraverso il prodotto segnico-artistico pronto alla duplicazione. Nel suo lavoro non si trova un solo viso umano di cui non abbia sottolineato le caratteristiche morfologico-espressive. La sua matita non mente, cerca e trova il vero attraverso l'essenziale.
Un qualsisi prodotto comunicativo, sia esso elaborato per la fruizione online o offline, deve rispettare le regole di veridicità del servizio/prodotto/evento pubblicizzato. La comunicazione è efficace, funziona solo se è totalmente sincera, se rivela gli elementi esperenziali ed emozionali del brand.
Lautrec fa della propria vita un'arte al servizio della comunicazione, e la comunicazione il prodotto di un voyerismo artistico elegante ed introspettivo, nel quale l'esperienza prende forma attraverso una sintesi segnico-espressiva riconoscibile e pura.
[..] la novità è raramente l’essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca. [..]